AMICA LIBERTA'
NON SOLO MOTO: SELVAGGIO E' IL MIO ISTINTO....RIBELLE LA MIA ANIMA.....FOLLE LA MIA VOGLIA DI ESSERE LIBERO...



LIBERTA'

Donne e motori gioie e dolori.
Battuta classica e consueta che rischia di “cadere”nelle solite banalità.
Non credo che ci sia sempre un nesso.
Per molti uomini la moto è solo un simbolo: di status o di virilità........
Per me, la moto è il simbolo di una LIBERTA' nel senso più assoluto e puro del termine.
Libertà che si percepisce ad ogni livello e che si riversa nel nostro modo di pensare, essere, agire.
Libero quindi non perché guido una moto, ma perché sono libero dentro, e allora posso anche guidare una moto e sentire solo il "vento".
Quando scendo dalla moto LIBERO di saltare, gridare, ridere, odiare, piangere, amare, soprattutto tutti coloro, uomini o donne, che vogliono condividere con me emozioni forti, assolute, privilegiate...
Per me, come per tanti suppongo, la moto è LIBERTA' nel senso più puro del termine, è come la vela.
Mi sento talmente libero da tutto, pensieri, preoccupazioni, menate, ed altro che sono come un bambino.
E' una questione di liberta'!

Andando in moto, viaggiando, ci si sente liberi, non vincolati, non costretti dalle formalita' della vita di tutti i giorni, dall'ipocrisia del comportamento della odierna "vita" di relazione.
Quando si va in moto, non si ragiona, si va d'istinto, si coglie l'attimo, l'emozione. Nel momento che si pensa troppo, e si ragiona sull'andare in motocicletta ci si blocca, si finisce con il valutare, con il raziocinare sulle "conseguenze" di una caduta, sulla cosi' detta "pericolosita'" del mezzo, ecc. e non si trova piu' piacere, non si va piu' con fluidita', con reazione...istintuale ma tutto va piu' lento e si finisce con il favorire la negativita' degli eventi.
Quando si e' soli con il proprio mezzo isolati da tutto: ci si sente unici, eccezionali, emozionali ed istintivi; quando si e' con il proprio partner in luoghi di una bellezza sconvolgente, magari mezzi lerci, con sulle spalle km e km e per giunta fradici dopo ore di acqua a catinelle: finalmente liberi senza tailleur o cravatta, senza finti sorrisi e falsita' ipocrite, finalmente NOI e basta, noi che "ce l'abbiamo fatta", che viviamo, che sentiamo, che non fingiamo: noi che condividiamo, noi che ci fondiamo. Se poi per di piu' si sta in moto con una compagna, sia che tu stia davanti o dietro sulla sella , c'e' il senso del contatto, dello stare vicini "per ragioni" aereodinamiche ma anche "emotive".
E' difficile accostarsi a chi non ci "ispira", a chi non ci attrae, a chi non si ama: viceversa con la persona con cui c'e' del feeling e' piu' facile "avvinghiarsi", sentirsi uniti, "condividere" l'emozione di vivere lo straordinario, in una parola la liberta'.



La metafora della vita come una strada da percorrere non è certo farina del mio sacco, tuttavia alcuni eventi recenti mi hanno dato modo di pensare quanta attinenza ci possa essere in questo paragone. La strada come la vita porta verso una meta, ma spesso ci si dimentica che a volte è il viaggio la parte più importante. La vita come la strada è piena di curve, alcune sono divertenti, altre sono impegnative, ma ogni svolta apre ad un punto di vista diverso sul panorama. Sulla strada come nella vita occorre sapere che ci sono dei limiti da rispettare, che a volte superarli può essere molto pericoloso e che a volte possono capitare degli incidenti. Non basta prestare attenzione per evitare che succedano, spesso ci si dimentica di tenere sotto controllo la causa principale: se stessi.
Se poi non siete soli non dimenticatevi mai delle esigenze del vostro partner perché tutti devono godere del viaggio nello stesso modo.
Non importa quanto lunga sia la tua strada o da quanto tempo tu la stia percorrendo: percorrila con consapevolezza per gustarti appieno tutto quello che incontrerai. Buona strada a tutti!




RIDERE
Un motociclista sta percorrendo un tratto di autostrada a folle velocità a bordo della sua potentissima moto. A un certo punto, da lontano vede che un passerotto sta venendo contro di lui, sono proprio in rotta di collisione... Allora comincia a rallentare, sperando di evitarlo... anche il passerotto, accortosi del pericolo imminente, fa di tutto per schivare il motociclista... Ma questi è troppo veloce, e l'impatto avviene...
Il passerotto cade a terra, tramortito e piuttosto malconcio... allora il motociclista si impietosisce, si ferma e raccoglie il povero passerotto, con l'intenzione di portarlo a casa per curarlo.
Arrivato a casa, dunque, lo mette in una gabbietta, dove sistema per lui anche una ciotolina con l'acqua e un piattino con alcune briciole di pane.
Giunta la sera, il motociclista va a dormire, sperando che il passerotto si riprenda.
Passa la notte, al mattino presto il passerotto, ancora un po' stordito, apre gli occhi e si guarda intorno... vede le sbarre... la ciotolina con l'acqua... le briciole di pane... e esclama: "M.e.r.d.a !!!!
Ho ammazzato il motociclista!..."


POESIA DEL FAZERISTA
A grande richiesta, visto anche il periodo pre-natalizio, vi allego la poesia del Fazerista, che il gruppo "Amici della Compagnia" (di cui fà parte Gabry) ha scritto in occasione del FazerSorriso.
Sono stato a cena con loro domenica scorsa e mi faccio portavoce nell'augurarvi un Buon Natale e un sereno anno nuovo, che la felicità sia sempre con voi e anche nei momenti di difficoltà se trovi la forza di sorridere, ci sarà sempre qualcuno che vorrà aiutarti .... (olitour)

Carissimi “Fazeristi”, amici motociclisti,
• che oltre a dei meravigliosi motori, avete anche dei grandi cuori,
• che oltre ad accelerare, sapete anche regalare;
• che oltre al sorpasso, conoscete lo spasso;
• che oltre alle curve insidiose, vivete giornate meravigliose;
• che oltre alla cilindrata, siete pronti alla bicchierata;
• che oltre alla velocità, cercate la vostra e l’altrui felicità;
• che oltre alle vostre passioni, sapete donare emozioni;
• che oltre al rumore, vi piace ascoltare il canto del cuore
• che oltre alla moto, riempite ogni vuoto
• che oltre alle frenate, siete persone impegnate
Che oltre a quella moto tanto amata e ricercata,
che a guardarla ti si acceca la vista,
noi tutti sappiamo che esiste un grande “Fazerista”
un grande motociclista….
che appena toglie il casco e mostra il suo dolce viso
appare d’incanto un “fazersorriso”
Grazie di cuore, grazie a “manetta”,
Il buon Dio vi saprà premiare perché oltre a correre….
Avete anche imparato ad….Amare....






Sentirsi come il SIC che vola fra gli Angeli.............

Recenti Emozioni in brevi descrizioni. Da invernal lungo letargo hoimè troppo si protrae ed il cor brama, orsù vecchio Lupo "illuminato" ke il Gladiator Parmense nell' Arena di curve egli mi chiama. Senza alcun di malanno accenno la mia vecchia fazerina al primo avvio dolce suon allieta la mattina. Soave è la via che in sella, ai point previsti mi conduce fra danza lieve e melodia ambita riveder d'arme compagni è come ritrovar luce. Pochi e buoni, i cavalieri fra emilian colline di odierno giro di primo evento ricognizione trattasi ma ke attenzion chiede ed assai respiro. In ottimale stato di amate ed ondulate vie, il scendere e salire quei 4 cavalieri innanzi a me è un piacer seguire. Destra e sinistra ke mai in si tal piega la mia piccolina insomma ke ai lati usurar si deve, date le tele in vista di posterior gomma. Affiatatissimi noi messeri fra verdi boschi contornati ed altri colori arditi di tanti a circolar ressa "moto muniti". Il sì danzar volando il cor fra nuvole pareva andare e per un istante solo fra 58 Angeli emozionar difficile è il non mostrare.