10-) Nairobi (Kenya)
Quinta lettera dall'Africa
03 Gennaio 1993



Ciao Bellissima.
Immagino già i tuoi pensieri di quest’istante in questo giorno: “non aveva tempo e voglia di parlare con me, doveva guardare la televisione…”
Frena le tue considerazioni ed allontana il malumore! Abbi fede!
Ho inteso la tua solitudine, il tuo desiderio di parlare con me all’infinito! Era reciproco.
Sono molto dispiaciuto, ma non era possibile. Sai già qual è il problema del telefono qui, con la sua dislocazione per nulla discreta e con altre persone che nolente o volente erano “costrette” ad ascoltare.
Tengo troppo alla discrezione ed alla riservatezza mia e delle persone che mi riguardano in particolar modo.
Anche se non è questa la sola ragione, mi spiace se sono sembrato freddo e distaccato. Vorrei che mi comprendessi.
E’ un periodo dove c’è un po’ di tensione! Non vorrei alimentare le menti di qualcuno predisposto a considerazioni facili, affrettate, fantasiose, e distorte. La mentalità generale è alquanto chiusa e limitata ed aleggiano nell’aria incomprensioni, e convinzioni decisamente fuori luogo. In questo clima credo che basti poco per rovinare quel poco di fiducia e rispetto che faticosamente sono riuscito a conquistare e che per il momento mi permette una certa considerazione ed autonomia. Due aspetti estremamente vitali per la mia efficienza e “sopravvivenza” qui!
Avremo tempo di parlare bene anche di questo e di tutto il resto che per telefono non si può gridare!…
Non è che sia tutto così semplice, e spero che tu riesca a comprendermi. Abbi pazienza. Ormai sono già passati due mesi e qui il tempo scorre velocissimo. Ho sete di tue notizie: la tua ultima risale a metà dicembre.
Mi raccomando con i professori ed i colonnelli: non fanno per Te!
Ti penso sempre.
Con Amore.
Alen
Copyrigth © **



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