7-) From Italy
Quarta lettera per l'Africa
27 Dicembre 1992


Domenica 27 Dicembre ore 19.30

Ciao tesoro! Mio piccolo grande angelo custode, ti voglio molto bene: un bacio grande!
Auguri ancora, anche se del Natale ora rimane solo la carta dei regali. Quest’anno non avevo scritto a Babbo Natale, ma qualcuno ha pensato a me ugualmente: la mia cara amica Claudia mi ha regalato un bellissimo libro di favole Africane, e poi in tanti hanno pensato a me con tante piccole cose come una mela, scaldapiedi a forma di cuore, un libro sulla conoscenza di sé attraverso la scoperta del proprio corpo, un vaso di fiori di montagna essiccati; tua madre i cioccolatini con baci e abbracci; tuo padre la sua frutta al brandy, e poi altri con tante piccole letterine con frasi bellissime.
La notte di Natale ti ho pensato molto.
Durante la messa, il sacerdote che celebrava parlava della tenerezza; diceva che bisogna costruire insieme una società della tenerezza per abbattere i muri della povertà, dell’egoismo. Bisogna lasciarci “spellare” dai poveri e diventare con loro.
Mi ha fatto pensare a come tu vivi con i "poveri", e come vivo io. Sta cambiando il mio atteggiamento verso di loro: se prima avevo un sentimento di compassione, adesso no. Ora dico:” sono qui, come sono e con quello che ho, diventiamo insieme”.
Poi i soliti auguri ed i soliti abbracci e in quel momento mi sei mancato tantissimo!
Il 25, come tradizione, ho preferito stare in casa e la giornata è trascorsa davanti alla TV con il circo dei bambini ed i soliti spettacoli. Il 26 è stato il momento del cartone animato e mi sono lasciata coccolare da “La bella e la bestia” della W.Disney, dolcissime, immagini, musica e una bella storia d’amore….
Oggi il sole splendeva alto nel cielo, anche se fa parecchio freddo. T’invidio!
Bhè non è stato un gran Natale: la cosa di cui avevo più bisogno era di starmene un po’ a casa in piacevole, familiare, ozio. Mi mancava la vita e gli orari di casa mia, con mio fratello, il mio letto, la televisione, la poltrona dove sprofondare; insomma il sentirmi a casa!
Invece l’ennesimo scontro con mia madre!
“Ho capito – queste le sue parole – di non avere una figlia normale come tutte le altre, ed io questo non lo accetto!
Non m’interessa di vederti tornare al fine settimana e sapere che stai facendo qualcosa che non ti servirà mai a niente; mi fa troppo innervosire, preferisco non vedere e non sapere niente! Hai scelto di vivere la tua vita come vuoi tu e allora vivila, prenditi tutte le tue responsabilità: io me ne lavo le mani! Hai scelto gli sbandati, i malati, quelli che non hanno niente e allora fatti mantenere da loro!”
Praticamente sono libera! Ora posso fare tutto quello che voglio: andare, partire, fare, niente più…posso? Niente di niente!
Dovrei essere contenta? No! Non lo sono!
Non ho più una famiglia?…..Ma ho mai avuto una famiglia io?…
Dio vede e Dio provvede, qualcuno dice, e forse sta già provvedendo!
Mi sto scoprendo, mi sto conoscendo di più; a volte mi piaccio molto, altre un po’ meno, ma mi sento in gioco io in prima persona per tutto quello che sto facendo.
Ho scoperto di riuscire a vivere da sola, anche se non perfettamente, e mi piace.
Scopro d’essere forte e coraggiosa più di quanto mi aspettassi.
Non è facile, perché comunque è tutto molto confuso, però mi sembra di intuire che tutte le persone che mi gravitano attorno stanno entrando a far parte della mia vita in modo particolare. Ognuno di loro si sta inserendo dentro di me esattamente nei posti che da sempre hanno. Con le difficoltà che un qualsiasi rapporto comporta, sto imparando a vivere in sintonia con loro, e mi sento accettata e voluta bene: forse è la mia nuova famiglia.
Mi fa piacere, però sono assai confusa.
E poi, per finire in ..dolcezza ci sei Tu, che certo non mi rendi la vita facile! Ti prego dimmi qualcosa!
Il mio piccolo grande angelo custode!
Avrei così tanta voglia di farti il solletico, anzi, di più, una lotta di quelle fatte bene con le corse capriole e rotoloni! Ho voglia di saltarti addosso!
Torna presto!
Sabry.
Copyrigth © **



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