FURBI DISONESTI O COGLIONI ONESTI?
SIAMO IL PAESE RECORD DI CORRUZIONE E CONCUSSIONE!


Non vinciamo più alle Olimpiadi, ma siamo il Paese Record della Corruzione e della Concussione.
Non sarà per la fede che abbiamo nella logica perversa della furbizia a tutti i costi?
Innegabile luogo comune sostiene che se uno si è fatto i soldi è un furbo, se non è stato capace di farseli è un coglione. Furbi o coglioni, posto in questi termini, è una divisione rozza (che ha purtroppo molti seguaci…) che certifica un coglionismo diffuso, magra soddisfazione, perché sono e saranno sempre in pochi a far soldi, e tanti a non riuscirci.
Fare i soldi è visto dunque in stretta relazione con la furbizia.
Questo può anche essere vero perché è innegabile che la furbizia sia una qualità che, come l’astuzia, l’intelligenza, la sagacia, la determinazione, ecc., può portare a buoni risultati.
Indubbio che i soldi, se mai questi siano il valore massimo, si possono fare sul pulito o sullo sporco, e la furbizia, che di per sé è neutra, può essere asservita a un modo o all’altro.
A dimostrazione di questo può bastare citare mafiosi o camorristi che sicuramente sono in possesso di una buona dose di furbizia, ma sostanziata da metodi prepotenti e disonesti.
Oppure ricordare i falsari che i soldi se li producono furbescamente in proprio.
L’importante, a quanto sembra, è fare soldi senza tener conto dei mezzi, siano essi onesti o disonesti.
D’altro canto, oggi, essere onesto e non approfittare delle opportunità per fare soldi è ritenuto ormai sinonimo di coglione, degno solamente di commiserazione e prese in giro. Mentre è diffusa la convinzione deplorevole che sia giusto dare la fiducia ad un furbo politicante, e non, che sa fare i soldi, pur se disonestamente, anche per gli altri. Insomma meglio un furbo disonesto che un coglione onesto?..... E’ gran parte in questo “limitato” orizzonte, insieme al problema della sicurezza sociale, dove il "potere" si è giocato e si giocherà il consenso alle elezioni, perché oggi la gente, condizionata, ed alienata dalla cultura consumistica e telecratica, è indotta a volere soldi e successo più velocemente possibile, ed a tributare osanna e consensi a chi riesce ad averli o a farli sognare. Ma la conoscenza sta aumentando tanto quanto la delusione che accumula tensione, disagio e temerarietà sociale. Se, però, è sbagliato dare consenso ad uno sprovveduto, pur se onesto, perché incapace di governare la complessità per la quale è necessaria una profonda preparazione e competenza, è altrettanto sbagliato porre la fiducia in una persona disonesta perchè può dare frutti solo per sé e per gli amici di cordata, lasciando agli altri solo gli scarti miserevoli della sua avidità. L’obiettivo primario di un furbetto, sarà sempre quello di trarre il suo utile da tutto ciò che si presenta possibile. Da un Piano Regolatore addomesticato, all’assegnazione preferenziale di lavori, a concessioni edilizie irregolari, a svendere proprietà di Enti ecc., sino alla costruzione di grandi opere, magari inutili o di secondaria importanza, dove sono in gioco enormi quantità di denaro e sulle quali scatenare i propri appetiti. Politici, furbetti e furboni lo dimostrano abbondantemente e non fanno altro che distruggere la credibilità del sistema, della Politica, del management, ed allontanarne giovani e persone serie che non vogliono avere a che fare con del marciume. Sperare poi, che un Furbone possa fare soldi in tale sovrabbondanza da non poter essere contenuti nei suoi forzieri, così da lasciarne straboccare sugli altri, è sciocca illusione. La stessa illusione che si ha affidando le speranze a giochi d’azzardo o a maghi e fattucchiere. Ma la Nobile Arte della Politica è altra cosa ed ha bisogno di persone di ben altra statura morale e politica per affrontare i gravissimi problemi che toccano gran parte delle famiglie italiane. Persone che sappiano coniugare capacità ed onestà e credano fermamente nella Democrazia sostanziale e non di facciata. Che sappiano costruire e gestire Ospedali, Scuole, Aeroporti, strade, ecc., ma allo stesso tempo siano capaci di dare senso morale alle loro azioni per essere credibili e seguiti dalle Persone in gamba che andranno a gestirli e farne un uso serio e responsabile. (Quanti soldi e risorse risparmiate sarebbero disponibili e quante strutture funzionerebbero meglio!) Da qualche parte devono pur esserci. E bisognerà pure trovarli se la Politica ed il sistema produttivo vuole recuperare credibilità ed efficacia. Essa deve fare i conti con la dimensione etica (che non può essere solo un optional da declamare in bellavista..) e il suo cambiamento non potrà che essere determinato da una rigorosa moralità. O non sarà. Perché più diminuisce il senso morale, più aumentano i “serpenti velenosi” (così chiama i camorristi il Card.Sepe ), gli spacciatori, i ladri, i delinquenti, ecc. Un’equazione che ha in sé il tremendo portato che nemmeno la Politica e l’imprenditoria sfugga alle sue regole e che essa, pur non consentendo di affermare che tutti i politici o capitani d’azienda, siano dei disonesti, lascia trapelare la percezione che troppi dei suoi addetti si siano chiusi in difesa di poteri e interessi personali, senza favorire un necessario e salutare ricambio.
Che fare dunque affinché queste pesanti considerazioni si possano trasformare in iniziative
concrete, capaci di determinare un cambiamento culturale, sociale e politico, tale da evitare, come troppe volte è già accaduto, che rimangano solo auspici inascoltati o denuncie moralistiche senza efficacia?
Se può essere difficile realizzare il BENE COMUNE, per le sue diverse interpretazioni,non può essere possibile opporci al “MALE COMUNE” delle Mafie di ogni tipo, alla Corruzione, all’Illegalità, all’Omertà, ai cinici arrampicatori del Potere che pervadono sempre di più le nostre città?
Non è urgente e necessario produrre un grande sforzo comune che vada oltre le divisioni, troppo
spesso forzate e dannose degli interessi di parte, per cercare di individuare e strappare le radici di questo “MALE COMUNE” che sta producendo l’asfissia morale e sociale della nostra società?
Come possiamo, da normali cittadini, cercarne responsabilmente le vie d’uscita?
Averne coscienza sarebbe già un grandissimo passo avanti!!!