23-) Passi di vita verso l'infinito..Alen scrive il 28/08/1993
Alen scrive il 28/08/1993


Sery 28 Agosto - 6 Ottobre 1993
I turni degli ospiti sono finiti, ma la fatica continua. Se riesco dovrei staccare un attimo la spina per ricaricarmi con qualche giretto fra i “miei” monti. Sarei molto lieto se mi raggiungessi per passare qualche giorno insieme, tutto per noi, ma tu non vuoi, o non puoi. Pazienza. Spero di scendere io quanto prima.
Ora sono occupatissimo, gli operai sono presenti ed attivi per i "grandi" lavori. L'obiettivo è l'autorizzazione sanitaria. C'è molto da fare, e quassù le complicazioni sono quotidiane. Claudi (cuoco, artista, restauratore) sta sistemando i mobili della cucina ed altri in sala pranzo. Il tempo sta peggiorando e conseguentemente i lavori esterni vanno a rilento. Gli operai dell’impresa scopro che sono dei "filibustieri” e debbo controllarli attentamente ogni giorno. Le spese stanno lievitando considerevolmente.
Il tempo passa e c'è ancora molto da fare, quindi non posso muovermi da qui.
Noi ci sentiamo spesso per telefono, il più delle volte sei irritata o adirata perché non sono da te. Comprendo il tuo stato d'animo e l’esigenza di avermi accanto.
Forse mi sbaglio, ma ho la netta sensazione che non ti importi molto del mio lavoro.
Lo sai bene che in qualsiasi impegno io debba affrontare, ci metto sempre tutte le mie energie, ma questo non significa che ti sto annullando dalla mia vita.
Ora non posso assolutamente muovermi; la data dell'ispezione si avvicina e vi sono ancora tantissimi aspetti da sistemare. Cerca di comprendermi. Tu sei quasi sempre arrabbiata. Nemmeno i due giorni che sono venuto a casa per Te (20-21) sono riusciti a tranquillizzarti. Ce l'hai con me, il mio lavoro, il mio impegno per Sery e mi sembri gelosa di questo luogo. Vorresti tutto il mio tempo ed il mio impegno solo per te? Piangi e mi dici che non ti voglio bene! Soffri, ma questo mi ferisce perché sai, perché so che non è vero! Io sono indaffaratissimo. Sono stanco e stravolto.
La data dell'ispezione sanitaria si avvicina e sarà tutta un rischio. E’ una corsa contro il tempo, e sto pure cercando volontari per un aiuto nel sistemare a dovere il rifugio. Arrivano solo Lucio e la Clara per qualche giorno. Arrivano con l’encomiabile spirito di servizio che li contraddistingue! Instancabili, lavorano moltissimo e bene. In poco tempo, insieme a Claudi, riusciamo a trasformare al meglio il rifugio e la cucina si mostra con un aspetto insperato. Sono lieto che ci sia qualcuno a supportarmi.
La sera siamo talmente stanchi che ci ritempriamo con innocenti stupidate e barzellette da farci rotolare per terra dalle risate.
Non ho alcun dubbio che la Clara sia qui solo per lavorare. Finora non ha mostrato motivi differenti, ed io ho troppo da fare e ben altro a cui pensare.
Penso a te, e se sapessi che la Clara è qui staresti malissimo, ma debbo dirtelo!
Penso a te che mi manchi tantissimo.
Penso a te che mi chiami ogni giorno ed ogni sera e sei sempre depressa e incazzata. Non so perché ce l'hai con me.
A volte riesco a risollevarti il morale e le mie parole raggiungono il tuo cuore, ma troppo spesso questo non succede.
Vorrei dirti che la Clara è qui, ma la tua pena è grande, la tua gelosia ti sta divorando, e non trovo il momento giusto perché tu stai sempre malissimo e piangi fin quasi alla disperazione.
Vorrei dirti la verità ma temo di farti stare ancora più male.
E' un pesante conflitto e aspetto il momento migliore per dirtelo.
Sono preoccupato per i problemi ai lavori esterni, sono stanco e a pezzi quando tu mi telefoni disperata e singhiozzante. Io mi sento solo come te, ho bisogno di un attimo di pace di serenità di comprensione, di coccole sussurrate. Invece devo consolare te. Non voglio farti soffrire, ma tu mi tendi un tranello perché sai già che la Clara è presente. Mi dispiace, era una bugia a fin di bene solo per non farti soffrire ulteriormente di gelosia. Invece si sono complicate ulteriormente le cose.
Forse ho sbagliato io. Mi spiace. La mia intenzione era sicuramente lontana dal pensare solo a me stesso. Cerco di convincerti. In coscienza sono tranquillo. Lei è solo una che lavora e con la quale parlare. Mi sento un pochettino in colpa perché da quando ci conosciamo non ti ho MAI raccontato bugie per alcun motivo!
Stanco ed esausto, impotente ai tuoi lunghi silenzi accusatori, di sofferenza e di pianto, che mi entrano dentro e mi lasciano una pena infinita per te ed un senso di profonda inadeguatezza.
Io ti vorrei serena e felice! Sempre! E farei tutto quello che posso per renderti tale. Ma non posso fare tutto io! Devi aiutarti anche tu! Devi reagire! Io posso essere e voglio essere una persona importante per te e spero con presunzione anche insostituibile. Ma non mi sento. Non posso essere la TUA VITA!
Ancora qualche giorno e poi qui terminiamo.
Arrivo presto ed avremo tanto tempo per stare insieme. Lo sai ti voglio bene. Pure io ho bisogno di te! Stai malissimo lo so. Il sospetto, la gelosia. Questo sentimento così negativo è sempre il riflesso della poca stima che abbiamo di noi stessi. Crediamo di non essere unici e irripetibili e che i sentimenti che una persona nutre per noi possano venire facilmente riversati su altri......"Chi ha bisogno dell'altro per dare valore a se stesso teme continuamente di perderlo"......
Tu sei unica ed irripetibile ma la tua insicurezza te lo fa scordare spesso.
Io credo in te e sono certo che diventerai quanto prima forte e fiera di te stessa.
Probabilmente credo ti manchi quella autostima che arriva costantemente da una gratificazione quotidiana, un impegno, un lavoro.
Ci vuole solo un poco di pazienza, fiducia ed ottimismo. Nel tuo cammino cercherò di esserti vicino come posso! Tuo Alen.
Copyrigth © **



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